In questo libro delle idee andremo a conoscere meglio Roberto Spinoni, dell'anonimo Studio di Architettura, ormai sulla nostra piattaforma da diverso tempo.
L'architetto si occupa soprattutto di recupero edilizio, e preferisce un approccio olistico, che parta dalle analisi iniziali fino alla realizzazione completa, arredamento e illuminazione inclusi.
Lo studio si occupa soprattutto di recupero di fabbricati. Quando progettiamo un intervento valutiamo sempre le reali capacità dello stesso di avere una nuova vita all’insegna della modernità. L’arredamento nasce sempre insieme al progetto e diventa parte integrante della scenografia che si vuole creare.
Il rilievo è la fase più importante per conosce l’abitazione e la sua anima. Non lavoro solo in bidimensionale, cerco di creare nuove prospettive e visioni.
La luce è sempre il punto principale del progetto, il paesaggio esterno diventa parte delle viste che si creano nel fabbricato, nulla è lasciato al caso. Il cliente viene sempre accompagnato nelle scelte sia dei materiali che negli accostamenti. Molte volte i mobili vengono disegnati per sfruttare al meglio lo spazio e per dare un risultato unico.
Lo stile è quello minimale e i materiali scelti sono sempre diversi a seconda del risultato che si vuole ottenere. Prediligo i materiali naturali: marmi, legni, calci colorate, ma, in accordo con il cliente, utilizzo anche materiali nuovi e moderni in base ai suoi gusti e alle capacità economiche.
Non amo riempire la casa di mobili e suppellettili, solo il necessario. Un occhio di riguardo va anche al mantenimento della casa, cercando di mantenere facile da pulire e da tenere in ordine.
Tutti i progetti che realizzo mi stanno a cuore, perché le scelte sono sempre diverse e curate come se si trattasse di casa mia.
Il mio progetto preferito tra quelli caricati su homify è la casa di campagna, dove i gusti della cliente sono stati esaltati nel recupero delle murature a faccia vista e nell’uso del legno al naturale e nel recupero dei pavimenti in cotto. Le luci e le calci colorate hanno completato la visione e l’esaltazione degli ambienti.
Il recupero dei fabbricati ormai è il futuro dell’Italia. Molte volte le normative obsolete imbrigliano il progetto in soluzioni limitanti. Le sfide principali riguardano la conoscenza del fabbricato e la capacità di far risaltare le caratteristiche in una nuova soluzione abitativa.
La difficoltà è nel fondere le aspettative della clientela con le idee progettuali nel rispetto del fabbricato e della capacità di resistere ai carichi.
In questo periodo sono impegnato nell'unione di due appartamenti degli anni Ottanta. La difficoltà è quella di sfruttare al massimo il paesaggio del Lago di Garda che domina all'esterno. La vetrata di 14 metri, tutta scorrevole, è una sfida sia tecnica sia strutturale.
Inoltre il cliente, dal gusto spiccatamente moderno e attento ai particolari, è rimasto con impegno fianco a fianco nella progettazione insieme allo studio. La scelta dei materiali è stata fatta prima della realizzazione dei mobili, con marmo, legno e ferro come base di partenza. La cucina è stata disegnata su misura, così come tutti l'arredo. Nulla è stato lasciato al caso .