Foro Aerazione: a Cosa Serve e Tutte le Norme Vigenti

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Tutti noi siamo a conoscenza della pericolosità del gas, ancor di più perché si usa tanto nelle nostre case, per i fornelli, la caldaia o lo scaldacqua. Ciò non vuol dire che dobbiamo avere paura ogni qualvolta abbiamo a che fare con il gas, ma la giusta attenzione è necessaria affinché non si verifichino fughe di gas altamente pericolose, che possono provocare esplosioni e conseguenti crolli delle strutture. Occorre, quindi, porre particolare attenzione ad alcuni dettagli quando in casa è presente un impianto a gas.

Per evitare tali problemi, bisogna installare dei fori di aerazione permanenti, che possono essere realizzati sia nelle pareti che sugli infissi, anche se è opportuno vagliare bene la loro collocazione in considerazione altresì dell'estetica. 

Foro aerazione: posizione e dimensioni

Bisogna considerare innanzitutto che la quantità d’aria consumata dalla combustione dei gas deve essere necessariamente compensata da un’altrettanta dose, impedendo così alla cappa della cucina di ostacolare l'espulsione completa dei fumi, di limitare la fuoriuscita degli odori, generando una depressione all'interno dell'ambiente. 

Detto ciò, non bastano gli infissi presenti ma occorre installare due fori aerazione permanenti, che permettano all'aria di fluire costantemente all'interno dell'abitazione: il primo dei due, in prossimità del soffitto, consente l'aerazione vera e proprio, con il bordo inferiore a un’altezza non inferiore ai 180 cm dal pavimento, con sezione netta pari o maggiore di 100 cm², mentre la seconda ha la funzione di ventilazione e collocata in prossimità del pavimento, con il filo inferiore a un’altezza non superiore ai 30 cm e con sezione netta di almeno 100 cm². 

Ovviamente, questi fori debbono essere protetti con griglie o reti metalliche, sia dentro che fuori, che evitano la riduzione della sezione utile netta, oltre a garantire eventuali futuri interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Foro aerazione: l'impianto a norma

Per essere sicuri nella propria casa, la cucina deve essere progettata da un esperto e l'impianto a gas realizzato da un tecnico, che deve seguire le disposizioni contenute nella Norma UNI CIG 7129. Al momento della completa installazione, il tecnico deve rilasciare tassativamente una dichiarazione di conformità alle normi in vigore, sia del lavoro eseguito che dei componenti impiegati, secondo quanto afferma la legge sulla sicurezza degli impianti domestici (DM 37/2008). 

Di conseguenza, le tubazioni che consentono il trasporto del gas dal contatore fino agli apparecchi, devono garantire l’ottima tenuta del gas ed essere installate correttamente; ad esempio, in un appartamento, questi debbono essere in rame o in ferro, collocati sia a vista che sotto traccia. In quest’ultimo caso, negli attraversamenti di intercapedini, muri esterni e solette, devono avere apposite guaine di protezione. Per i soli tratti in cui sono interrate (come in cortili e giardini) è consentito l’utilizzo di tubi in polietilene.

Foro aerazione: l'importanza del contatore

Ogni unità immobiliare è dotata di un contatore che calcola il volume di gas transitato e data l'importanza, tale strumento deve essere mantenuto in buono stato, che significa anche non manometterlo e far riferimento esclusivamente ai tecnici dell'azienda di distribuzione quando si deve intervenire. Inoltre, se è situato all’esterno dell’abitazione, come nella maggior parte dei casi, è necessario installare una sorta di rubinetto generale dell'impianto all'interno dell'abitazione, collocato in una posizione accessibile del vano cucina.

Foro aerazione: norme di ventilazione indiretta

Ritornando alla normativa, oltre a citare le indicazioni di disposizione e dimensione dei fori, ci informa di alcune regole di ventilazione indiretta da attuarsi tramite prelievo di aria da locali adiacenti a quello da ventilare. Esse sono:

  • divieto di adibire a stanza da letto l'ambiente limitrofo, oppure adibirlo a garage, autorimessa, magazzino, locale a rischio incendio, ma dovrà essere ventilato direttamente. Ancor meglio se dotato di aperture permanenti oppure di porte che dividono i due ambienti con fessura di minimo 2 cm;
  • evitare di far andare in depressione il locale adiacente a quello da ventilare collocandovi ad esempio un camino o una stufa che utilizza un altro combustibile.

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