Lampade e illuminazione: quattro fonti ispirative

Federica Di Bartolomeo Federica Di Bartolomeo
Chandelier "Àrba", Grim&Marius Grim&Marius Bedroom
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Se pensate alle lampade e ai sistemi di illuminazione in genere, che materiali vi vengono in mente? Scommettiamo: vetro, metallo… vetro, metallo e… e poi, sì c'è l' alluminio! Ma l'alluminio non è sempre comunque un metallo? Sì. Allora, forse, al massimo… plastica? 

Già, lo immaginavamo. Il punto è però che noi di homify ci annoiamo facilmente, quindi come ben sapete siamo sempre piuttosto curiosi verso tutto ciò che è nuovo e insolito, specialmente se si tratta di qualcosa che va a rompere gli schemi noti. E la curiosità non è forse la molla della conoscenza in senso lato? Noi crediamo di sì, anche per quanto riguarda l'ambito più ristretto del design.

Sappiate quindi che i materiali oggi utilizzati per le lampade moderne spaziano in un campionario davvero vasto, che va dai tessuti, alle ceramiche e al legno. La disponibilità di nuove tecnologie ha infatti permesso di creare fonti luminose che non necessariamente producono calore, lasciando così libero sfogo all'immaginazione e alla creatività dei designer. E i risultati sono, inutile dirlo, davvero spettacolari. Seguendoci in questa piccola rassegna, oggi infatti scoprirete forme uniche e bellissime allo stesso tempo, che potranno rivoluzionare completamente i vostri ambienti domestici. Gli accenti di eclettismo che animano queste lampade sono talmente particolari da averci suggerito un piccolo viaggio alla scoperta di  cinque diversi fonti di ispirazione , che abbiamo pensato  come possibili Muse dei nostri esperti. Allora, pronti a seguirci?

Ispirazione numero 1: gli elementi naturali:roccia

Anche se l'ambientazione in un suggestivo antro roccioso  non stonerebbe con il soggetto della nostra foto, non stiamo per parlarvi  di stalattiti e fenomeni di carsismo. No, homify non si è dato ancora alla geologia. Il bellissimo oggetto luminoso che vedete non ha niente a che fare con depositi di minerali, acqua o carbonatao di calcio… è infatti una lampada, realizzata in sottile e flessibile materiale metallico.

Il nickel, un elemento di per sé povero, perché davvero di facile reperibilità in natura, è  stato qui trasformato in un elemento prezioso, che plasma le forme di un lavoro di pura bellezza, frutto della collaborazione di quelli che sono tra i più interessanti talenti del design italiano. Il tutto è alimentato da tecnologia al led di ultima generazione, in grado di garantire anche il massimo risparmio energetico durante l'utilizzo di questa piccola meraviglia.

… e acqua

Nonostante siamo convinti che qualsiasi zona della casa gioverebbe della presenza  di questo gioiellino,  ci sentiamo di dire che la sua collocazione ideale sarebbe nelle zone di rappresentanza: immaginate la sorpresa dei vostri ospiti una volta introdotti in casa! Un po' come la nostra, vero? ​Qui ad esempio, non possiamo che ammirare il formidabile effetto scenico orchestrato da questa vera e propria cascata di luce sul tavolo da pranzo. Ebbene sì, da roccia ad acqua: osservandola infatti  dalla prospettiva trasversale, è proprio questo il secondo elemento naturale che questa lampada ci ricorda.

Ispirazione numero 1- parte II:creature marine

​No, non è una conchiglia gigante e certo, stiamo ancora parlando di lampade. 

La nostra esperta, dopo anni di lavoro nel faschion design, ha deciso di impiegare le sue abilità sartoriali per costruire questi oggetti luminosi dal fascino incomparabile. Le creazioni che possiamo ammirare in queste foto sono infatti realizzate in lino, tutte rigorosamente cucite a mano.

Stupende in bianco, ma anche a colori, non possiamo che immaginarle come semplicemente perfette nell'arredo del nostro appartamento e praticamente ovunque. In estate poi, se abbiamo la possibilità di avere un giardino o un cortile, perché non utilizzarle per la loro decorazione?

​Non sarebbero una cattiva idea infatti come lampade da giardino, vero? Come un altro elemento naturale, si integrerebbero facilmente tra cespugli di rose e gelsomini. E anche viste da dietro, non sono niente male. Quest'altra prospettiva ci permette inoltre di renderci conto dell'anima genuinamente artigianale che scalda queste lampade a sospensione, davvero altra cosa rispetto ai soliti prodotti di scala industriale.

..e con le ali

Se disponete di un'ambiente grande, che non sapete davvero come caratterizzare o personalizzare, probabilmente qui avete trovato la soluzione che fa per voi!

​Un volo di leggeri colibrì danza intorno all'architettura fantastica e opulenta descritta da nastri leggeri, che si incontrano in un'unione perfetta, fasciando la luce con movimenti sinuosi. Il materiale utilizzato è talmente delicato da farci pensare alla carta, ma è il legno l'inaspettata base di questa opera dal design eclettico. 

Ispirazione numero 2: la filosofia giapponese

Le forme geometriche di questa lampada vi suggeriscono delle fantasie giapponesi? Beh siete sulla strada giusta. Per la creazione di questa lampada il nostro designer—che però è italiano- si è dichiaratamente ispirato al Wabi-sabi, una concezione estetica propria della filosofia giapponese. Di cosa si tratta?

 Richard Powell, un noto studioso, riassume dicendo che (il wabi-sabi) nutre tutto ciò che è autentico accettando tre semplici verità: nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto. Ovvero: la bellezza nell'imperfezione e nell'accettazione serena  della transitorietà delle cose.

E allora se in un cilindro in metallo ci divertiamo a sezionare la superficie alla base con numerose lamelle di legno, creando forme di grandezze irregolari, non sarà un problema per l'aspetto estetico, tutt'altro! Le irregolarità giocano a scomporre la luce in settori dalla forma irregolare con differenti gradi di luminosità, nascondendo le sorgenti luminose. La luce diffusa da Intersection ( questo il suo nome) sarà allora qualcosa di davvero speciale,  nel vostro studio come nel vostro soggiorno.

Ispirazione numero 3: il vintage

L'amore per il riciclo creativo è qualcosa che non smettiamo e non vogliamo smettere di dichiarare ad homify. Dare nuova dignità a qualcosa che esisteva già , ha infatti infinite ripercussioni a livello ambientale, come economico e sociale. Anche per questo la creazione qui nella foto ci ha interessato tanto.Questo lampadario fa parte di una collezione  di pezzi unici, tutti dipinti a mano e decorati con gocce di ceramica, una diversa dalle altre. La base è stata proprio uno di quei vecchi lampadari che sicuramente ci è capitato di vedere tante volte nei  mercatini dell'usato e del vintage, che posti qui , è proprio il caso di dire,  sotto una nuova luce, non hanno nulla da invidiare ai lampadari più moderni.

Ispirazione numero 4: Il muro ( sì, avete capito bene)

Quante volte avete detto al vostro compagno/a, fidanzato/a,fratello/sorella, amico/a del cuore : a volte con te mi sembra come di parlare con il muro! 

Un'espressione ahi noi, usata e sentita  spesso, che sta a significare una totale mancanza di attenzione e di risposte da parte dell'altro: quindi l'inutilità di quello che per noi più che un dialogo, è un monologo, il quale non produce nessun effetto. Tutto questo sarebbe simboleggiato appunto, dal muro.

Eppure noi di homify sappiamo che anche le pareti sono una risorsa nella creatività dell'arredamento, per niente inutili, anzi, al contrario! In particolare, possiamo dire che le pareti possono creare un vero e proprio dialogo tra luce e colore. Come? Osservate la foto! Di questo progetto avevamo già parlato (qui potete trovare il link), ma ci piace ricordarlo perché ben si inserisce nell'argomento  di oggi. Aprire nicchie nel muro e poi scaldarle con giochi di  colore può essere un ottimo mezzo di portare luce in ambienti non prodighi di luce, come ad esempio in un corridoio o comunque in una zona dove risulta impossibile aprire una finestra.

Rivolgendo lo sguardo da un'altra prospettiva, ci accorgiamo anche di un'altra sorpresa: la parete opposta è stata retroilluminata, producendo un effetto di trasparenze e luminosità davvero inaspettato.

Il muro- parte II: montiamo delle vetrine!

Piccole vetrine affisse al muro espongono gli oggetti a cui teniamo di più e allo stesso tempo articolano la superficie parietale in un gioco di luci e ombre.​Ciò che ci è più caro, sotto la giusta luce: questa fondamentalmente è l'interpretazione che possiamo dare all'idea del nostro esperto, che propone un mezzo davvero efficace e diverso per portare luce nei nostri ambienti. 

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