Auguri Álvaro Siza

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Considerato uno dei più grandi architetti portoghesi di tutti i tempi, ad Álvaro Siza viene assegnato il famoso Pritzker Architecture Prize nel 1992. Tuttavia, la sua carriera di architetto comincia molto prima, durante i suoi studi presso la Scuola di Architettura di Porto. Ieri, in concomitanza con l'anniversario delle nascita di Antoni Gaudí, era anche il suo compleanno.

Nato 81 anni fa a Matoshinos, nel nord del Portogallo, Siza termina i suoi studi nel 1955, nonostante la sua volontà di essere uno scultore. Negli anni Cinquanta, Siza esegue alcuni lavori che riflettono la sua grande capacità di integrare i progetti nel paesaggioLa relazione tra natura e costruzione è decisiva per l'architettura. Questo rapporto, origine di qualsiasi progetto, è per me una sorta di ossessione; è stato sempre determinante nel corso della storia, ma tuttavia oggi sta tendendo ad una progressiva estinzione.

Tra i suoi progetti più importanti troviamo la famosa Boa Nova Tea House e la cosidetta Piscinas de Marés a Leça da Palmeira. Anche se le sue opere sono associate ad uno stile minimalista, in realtà si basano sull'Espressionismo, come si può notare dalle composizioni formali dei disegni architettonici che, a prima vista, possono sembrare molto semplici, ma che in realtà racchiudono una spiccata qualità scultorea. Nel 1966, Siza inizia a lavorare come professore presso la Scuola di Architettura di Porto (ESBAP), ma la sua carriera nel mondo accademico non si limita al Portogallo, avendo dato lezioni anche in università come Harvard o l'Ecole Polytechnique di Losanna.

(Photo by Manuel de Sousa)

L'Iberê Camargo Foundation, edificio costruito nel 2007, nasce in un concorso per la progettazione di una struttura adatta ad esporre i pittori espressionisti più importanti Brasile.

Il luogo come al solito è il punto di partenza per Siza che spiega: Era un posto bellissimo e molto difficile. E questo ha reso il progetto ancora più interessante. Situato vicino a Porto Alegre, nel sud del Brasile, questo museo si mostra in tutto il suo carattere deciso. L'edificio si compone di cinque livelli con diverse librerie e sale espositive flessibili, un auditorium, una zona amministrativa, un'area workshop ed un parcheggio. Siza ha creato non delle finestre, ma solo delle piccole aperture in quanto il museo ha bisogno di una certa interiorizzazione, perché necessita di pareti per le esposizioni e di un ambiente dove si può controllare la luce, come in un ufficio. E come si può restare concentrati se c'è un bellissimo paesaggio come questo lì fuori? Anche la bellezza ha la sua intimità. Una delle costanti del suo lavoro si ritrova in questa dichiarazione: il controllo della luce. L'illuminazione per Siza non può invadere lo spazio e deve essere bassa e controllata.

(Fotografia di Eduardo Aigner)

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